IL FORZUTO TORSO VIRILE COLOSSALE IN “MONDO PEPLUM”

 



di Nat Vescio

Da cosa e da dove iniziare parlando dell'unico e inimitabile Torso Virile Colossale?

Innanzituto, sotto il nome altisonante di Torso Virile Colossale, si cela Alessandro Grazian, artista a tutto tondo, cantautore, produttore, compositore di colonne sonore e pittore/disegnatore: è proprio l'amore per le colonne sonore e per il cinema a portarlo nel 2008 ad ideare un progetto di musica strumentale in omaggio all'epopea italiana del classico cinema Peplum, il cosiddetto genere dei “sandaloni”, forma d'arte cinematografica primordiale che raggiunse l'apice alla fine degli anni '50 per poi esser rimpiazzato dallo Spaghetti Western.

Ma è solo nel novembre del 2017 che fa la sua entrata nel mondo della musica Torso Virile Colossale con il suo “Vol.1 – Che gli Dei ti Proteggano” (AMS Records), disco maestoso che prende spunto dalle orchestrazioni sinfoniche originali ma con una strumentazione in grado di creare più di una distorsione temporale, grazie soprattutto alla vigorosa chitarra elettrica che, abilmente, aleggia tra ambienti proto-metal e fascinazioni psichedeliche.

Passano cinque anni e questa creatura forzuta è più viva che mai!




Dopo i singoli “Fenici Miei”, “Chi Guida L'Orgia?” e “Elefante da Guerra”, ecco che finalmente l'11 Novembre 2022 esce “Vol.2 – Mondo Peplum” (INRI Classic / Overdrive / Dischi Bervisti), secondo tassello e nuovo capitolo di questo viaggio fantastico fra i fori dell'Antica Roma e le poleis della Grecia Classica.

Registrato da Davide Andreoni e mixato da Giacomo Zambelloni all'“Everybody on the shore” studio di Milano, Mondo Peplum rivela, fin già dal titolo, sempre più fedeltà ai suoi ideali predefiniti e continua a farsi largo tra gladiatori e semidei sonorizzando, in chiave moderna, e costruendo più brani ispirati ad epoche remote.



Anche la copertina dell'album è “made in Grazian” e sostiene il tema portante: un uomo e una donna del Mondo Antico che esibiscono l'Ecumene di Ecateo di Mileto (antico cartografo vissuto nel 500 a.C.), un'immagine simbolica che rappresenta la porzione di mondo conosciuto in cui si svolgono le avventure di Mondo Peplum.

I titoli guidano nel percorso l'ascoltatore e ogni brano sembra riportarci con la mente a fotogrammi su pellicola di scene epiche: entrate trionfanti dal finale arabeggiante (Titanica!), nitriti che anticipano stati di tensione ansiosa (La Biga Falcata), pentecontere che solcano il mare remando a ritmo (Fenici Miei), malinconiche melodie per location usate e poi dimenticate (Estasi a Tor Caldara), atmosfere dionisiache e lisergiche culminanti in trance (Chi Guida L'Orgia?), momenti meditativi e di preparazione, pensieri notturni prima della battaglia (Porpora Imperiale) scene eroiche dalle venature ironiche (Il Trionfo), tinte doom metal per l'andatura solenne e il passo pesante del pachiderma amico di Annibale (Elefante da Guerra), violini per intermezzi tragici (Muscoli nel Carcere Mamertino), ritmi sinuosi ed esotici (L'Etrusca), meraviglia e tremore davanti alle scene cruente della battaglia (Babilonia Violenta) fino a chiudere il tutto in un'armonia universale di suoni (...E Dio tra gli Dei).

Dodici brani frutto di un grande lavoro di composizione del musicista ma che non avrebbe dato il risultato ottenuto senza l'ensemble messo insieme da Grazian stesso, che vanta la presenza di interessanti e autorevoli figure della scena musicale italiana: Nicola Manzan (Bologna Violenta), Francesco Chimenti (Sycamore Age), Sebastiano De Gennaro (Esecutori di Metallo su Carta), Rachele Bastreghi (Baustelle), Kole Laca (2Pigeons), Luciano Macchia (Raffaele Kohler Swing Band), Emanuele Alosi (Stella Maris), Mario Arcari (già collaboratore di Fabrizio De Andrè) e molti altri ancora, uniti a creare il suono grandioso e ricco che è linfa vitale in Torso Virile Colossale.

Capace di travalicare il tempo, impossibile assimilare i Torso Virile Colossale ad altri progetti italiani.

Originali e unici in tutto, riescono nell'intento di evocare quel preciso immaginario e rendere omaggio alla sua forza visionaria senza però farsi trascinare da una delle caratteristiche del cinema Peplum, che poi sarebbe diventata uno dei principali problemi del filone: la ripetitività.

Potenza, solidità e una dose epica immensa! Posso solo immaginare che esperienza possa essere ascoltarla dal vivo!


Mondo Peplum è una sorta di Atlante del vecchio mondo ma è anche molto di più: devi solo salire a bordo e assorbire quei 36 minuti di puro piacere d'ascolto!



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Per conoscerli meglio: |TORSO VIRILE COLOSSALE | INRI Classic | Conza Press

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