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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

ANCHE PER FARE POP SERVE CORAGGIO: “INCONTRI RAVVICINATI” DE LA CHANCE SU MARTE

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di Silvestro Perri La musica è bella perché è varia. Qui su Temtö abbiamo ospitato tra le nostre setole artisti di ogni tipo, con sound diversi tra di loro e attitudini speculari nei confronti dell’arte. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di fornire al nostro pubblico stimoli più vari possibili, senza sottrarci mai dal recensire artisti che affrontano genere musicali più astrusi. Questa settimana facciamo un passo indietro, ammirando il passo avanti de La Chance Su Marte. Non è la prima volta che trattiamo questa band, l’abbiamo già intervistata mesi fa riguardo il loro primo album “Come Ci Viene”, del quale abbiamo apprezzato la sperimentazione unita all’indole squisitamente pop. Cosa cambia quindi con questo nuovo lavoro? Si chiama “Incontri Ravvicinati”, ed è un album che ci ha tenuto impegnati, facendo mettere in contrapposizione il nostro spirito critico e il nostro orecchio. Da una parte, infatti, sembra che La Chance Su Marte abbia deciso di tirare il freno a mano dal lat

ATTRAVERSO LA CONDENSA. Il Befolko: “Puoi rimanere appannato?”

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  di Saverio Marasco Il cantautore è quella losca figura che si aggira nella nebbia dei vicoletti. Osserva, incamera, rielabora e, solo allora, trasfonde la storia che ha visto in musica. Guarda attraverso le finestre appannate delle nostre vite, provando a delineare i contorni delle immagini che, sfocate, riempiono i vetri. Questo omino un po’ trasandato, che consuma i sanpietrini dei vicoli, completa ciò che la condensa gli preclude: colma lo spunto che vede attraverso la sua, di visione. Roberto Guardi, in arte il Befolko, è l’omuncolo sfocato che si aggira tra le nove tracce di “Puoi rimanere appannato?” (2021, Dischi Rurali/Artist First). Terzo disco del cantautore napoletano, registrato tra il dicembre 2019 e il gennaio 2020 al Le Nuvole Studio di Michelangelo Bencivenga e Massimo De Vita (produttore artistico ed arrangiatore dell’album), che, insieme ad una abbondantissima sfilza di musicisti – tra cui una vecchia conoscenza di Temtö: il buon Stefanelli – hanno preso part

FANTASMI FUTURI / IL MONDO NUOVO: "SCATOLA NERA", SCATOLA NERA

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di Davide Caligiuri   Cosa pensate sia la memoria? Su questa domanda, durante il Novecento, sono nate decine di correnti filosofiche, letterarie, psicologiche: una domanda apparentemente semplice, come sempre, è quella in realtà la più difficile a cui rispondere. Scatola Nera , uscito da poco per Labellascheggia / Costello’s / Artist First , è un disco legato in più modi al concetto di memoria; sia nel nome stesso, metafora chiara del conservare tracce del passato, sia nello stile e nei riferimenti, che si rifanno proprio a quelle correnti del Novecento che, volenti o nolenti, han vissuto intorno a questo concetto. Non si tratta di citazionismo bieco, né di richiami vaghi: la struttura stessa del disco, ogni scelta sonora, lirica, e concettuale, è intrisa di riferimenti rielaborati e fusi fino a produrre qualcosa di nuovo, ma plausibilmente disperso temporalmente fra oggi e cento anni fa. Andiamo ad esplorarlo insieme. [remnant #33], [remnant #3], [remnant #45]

LA FASCINAZIONE NOIR DI NINOTCHKA: "TEMPORALITÁ"

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di Nat Vescio Ninotchka è un film del 1939, una delle commedie romantiche più celebri di Lubitsch, famoso per lasciare nei suoi film alcuni eventi e manifestazioni all'immaginazione, dichiarando altresì: “ Ogni buon film è pieno di segreti. Se un regista non lascia alcune cose non dette, è un film schifoso (…) Un film è bello quando è misterioso, con cose non dette ”. E l'album di questa settimana, uno dei progetti più interessanti della scena odierna italiana, è bello anche perchè è misterioso, un mistero dato sia dal moniker del suo artista – Ninotchka , per l'appunto – sia dalle atmosfere dilatate e i preziosissimi featuring vocali che custodisce al suo interno. Mimmo Pesare , in arte Ninotchka, è un autore, musicista e producer tarantino che, affiancato nella produzione da Marco Ancona (Bludinvidia, Fonokit, Marco Ancona & Amerigo Verardi) e avvalendosi della partecipazione di artisti significativi dell'underground italiano (Emidio Clementi e Giorgio Consol