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Visualizzazione dei post da 2021

SPECIALE DI NATALE 2021

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  Vi abbiamo chiesto di scegliere, in questi giorni, il mood natalizio di quest'anno. Ve ne abbiamo offerti 16, qui riassunti e ricongiunti perchè, in fondo, il Natale - a maggior ragione se Cinghialesco - ha così tante sfaccettature che ne servirebbero 1000 di canzoni. Noi abbiamo iniziato con 16, e ve le lasciamo QUI (ASCOLTA) King Missile - Jesus Was Way Cool  Per tutti i fans di quel Gesú compagnone e rivoluzionario che a Natale fanno la gag dell'acqua che diventa vino e che pensano in cuor loro quanto cazzo sarebbe stato bello avere quel gran figo di Jesus come amico, so cool! Bnkr44 - Sabbia (feat. Erin, Piccolo, JXN)  Il tempo vola. Del tipo che non fai neanche a levarti la sabbia nelle scarpe che è già Natale. Però ricordiamoci che tutto è una buona scusa per ascoltare buona musica; non potrai farne a meno di questo pezzo dalla vibe malinconica ma cosciente. Mecna - Due Passi (feat.Hyst)  Per gli innamorat*, per chi ama l’inverno e per chi guarda sempre avanti con cuffi

DRITTI A RAZZO PER RITORNARE: "THE OUTSIDER VOL. 2", A SMILE FROM GODZILLA

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  di Saverio Marasco   Quando si ritorna verso qualcosa di familiare, di casalingo, lo si fa dritti e veloci.   Ripercorrendo la ripida discesa verso il piacere delle canzoni semplici e fondamentali, oggi ritorniamo su qualcosa di cui vi è già stato parlato. Ritorna in cuffia un artista di cui chi scrive ha già scritto, ha già parafrasato, ha già pensato.   Oltre un anno fa sono incappato in un giovane cantautore napoletano, fresco e nostalgico come il pagliaccio struccato, che sa scrivere pezzi ridotti all'indispensabile, conditi da un genuino respiro internazionale.   - E quindi, 'sto ritorno?   Il nostro ritorno a casa è Daniele Montuori in arte A smile from Godzilla, che riappare su Temtö dopo averci accalappiati con il primo disco "Monday Mornings" , della cui finezza abbiamo avuto modo di parlare già illo tempore in questa Cinghialesca Webzine.   "The Outsider Vol. 2" (2021, Dirty Beach Records) arriva dopo 3 singoli tra il 2020 ed il 2021: la versio

Dei concerti, della libertà percepita e di occasioni come nodi: il Musharaka Festival e quello che è rimasto

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  di Davide Caligiuri Q uesto speciale in origine doveva avere un taglio molto, molto diverso. D iciamo che le cose son cambiate. O meglio: sono andate avanti. Avanti, perché il Musharaka Festival , organizzato dall’associazione Passaggiari Avanti a Decollatura, quest’estate, non è finito. O quantomeno, non ancora. Ma un passo indietro. 8 Agosto, sera . Prato, non molto lontano da uno dei tanti centri di quel bizzarro paesino che è Decollatura. Concerto sur l’herbe , posti a sedere. Panini con salsiccia, tanto vino. Atmosfera sommessa, quasi silenziosa: ancora tutti a riabituarsi all’idea di poter interagire, sedersi in compagnia, partecipare a qualcosa di collettivo. Essere troppo emozionati o troppo rumorosi è percepito da tutti, inconsciamente, come rompere un qualcosa di sacro: il silenzio e l’isolamento che, per quanto allentatosi, continua a lasciare un’ombra che echeggia settimana dopo settimana nelle menti di tutti. Eppure si respir a anche un certo sp

“La provincia in pace”: If There Were dei Mykyta Tortora

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di Davide Caligiuri Ci sono cose che, irrimediabilmente, ormai io collego alla provincia. Qualcosa di più dell’assenza di mezzi pubblici; dei lunghi pomeriggi vuoti buttati su giardinetti o palazzi prossimi al crollo, piccoli angoli abbandonati in cui ci rifugiamo, perché son solo nostri e nessun altro ci troverà mai lì; delle figure che ti accompagnano dall’infanzia, piccoli eroi di nessuno; del desiderio di fuga, dell’alcolismo, delle droghe leggere. E’ quella sensazione, o emozione che dir si voglia, che forse ha un nome ma non lo conosco: un punto d’incontro fra la nostalgia, il rassicurante ripetersi degli eventi, e il vuoto positivo di non avere scelta se non costruirsi la propria via di fuga, il proprio mezzo per liberarsi dalla monotonia e dare sfogo alla fantasia e alla curiosità. E’ uno spirito che ho visto e rivisto, vissuto e rivissuto più e più volte, nella vita di tutti i giorni e nella musica di molti musicisti. E spesso nella musica emo (quella più

L'INOSPITALE PANORAMA ETEREO DEI CARVER: “L'ALTRA FACCIA DELLA LUNA”

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di Nat Vescio Inizi ad ascoltare i Carver e subito sei catapultato in un universo parallelo in una notte di fredde e piovose turbe autunnali . La voce narrante e i pesanti silenzi ci introducono in una dimensione mentale che rasenta una corporeità in dissolvenza . Delicatezze sonore che muovono dalle memorie di un futuro ormai passato verso gelide profondità siderali. Tutto questo – e non solo – sono i Carver , una formazione milanese che accoglie il talento ed il coraggio espressivo di due artisti pienamente consci delle proprie potenzialità: Marco M. Colombo , penna e voce del duo, ex frontman dei Motel 20099 ma anche poeta e scrittore e, dall'altra parte, Matteo Cantaluppi , produttore, fonico, compositore e arrangiatore, con in portafoglio nomi come Thegiornalisti, Ex-Otago, Le Vibrazioni, Dente, FASK e tanti altri ancora (vi stupireste nel conoscere la lunga fila di artisti con cui ha lavorato)! "L'Altra Faccia Della Luna" , uscito il 19 novemb

ANCHE PER FARE POP SERVE CORAGGIO: “INCONTRI RAVVICINATI” DE LA CHANCE SU MARTE

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di Silvestro Perri La musica è bella perché è varia. Qui su Temtö abbiamo ospitato tra le nostre setole artisti di ogni tipo, con sound diversi tra di loro e attitudini speculari nei confronti dell’arte. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di fornire al nostro pubblico stimoli più vari possibili, senza sottrarci mai dal recensire artisti che affrontano genere musicali più astrusi. Questa settimana facciamo un passo indietro, ammirando il passo avanti de La Chance Su Marte. Non è la prima volta che trattiamo questa band, l’abbiamo già intervistata mesi fa riguardo il loro primo album “Come Ci Viene”, del quale abbiamo apprezzato la sperimentazione unita all’indole squisitamente pop. Cosa cambia quindi con questo nuovo lavoro? Si chiama “Incontri Ravvicinati”, ed è un album che ci ha tenuto impegnati, facendo mettere in contrapposizione il nostro spirito critico e il nostro orecchio. Da una parte, infatti, sembra che La Chance Su Marte abbia deciso di tirare il freno a mano dal lat

ATTRAVERSO LA CONDENSA. Il Befolko: “Puoi rimanere appannato?”

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  di Saverio Marasco Il cantautore è quella losca figura che si aggira nella nebbia dei vicoletti. Osserva, incamera, rielabora e, solo allora, trasfonde la storia che ha visto in musica. Guarda attraverso le finestre appannate delle nostre vite, provando a delineare i contorni delle immagini che, sfocate, riempiono i vetri. Questo omino un po’ trasandato, che consuma i sanpietrini dei vicoli, completa ciò che la condensa gli preclude: colma lo spunto che vede attraverso la sua, di visione. Roberto Guardi, in arte il Befolko, è l’omuncolo sfocato che si aggira tra le nove tracce di “Puoi rimanere appannato?” (2021, Dischi Rurali/Artist First). Terzo disco del cantautore napoletano, registrato tra il dicembre 2019 e il gennaio 2020 al Le Nuvole Studio di Michelangelo Bencivenga e Massimo De Vita (produttore artistico ed arrangiatore dell’album), che, insieme ad una abbondantissima sfilza di musicisti – tra cui una vecchia conoscenza di Temtö: il buon Stefanelli – hanno preso part