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Visualizzazione dei post da settembre, 2021

IL RISOLUTIVO COLPO DI TACCO DEI SEX PIZZUL: “SUPERSOCRATES”

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  di Nat Vescio Da dove partire? Innanzitutto dalla scelta del nome; attira nell'immediato, ironico e stuzzicante, un'eccelso mix tra il gruppo scandalo punk rock dei Sex Pistols e la voce nazionale dello sport Bruno Pizzul: signori, questa settimana siamo in compagnia dei Sex Pizzul , trio fiorentino che meraviglia e lascia di stucco come i numeri di calcio che può mettere in atto un fuoriclasse come Socrates ... Ma su questo mi ci soffermerò più avanti. Attivi dal 2015, i Sex Pizzul sono Irene Bavecchi , Francesco D'Elia e Simone Vassallo , rispettivamente basso, synth e batteria. Dopo il loro album d'esordio “ Pedate ” ( Chic Paguro ) del 2016 sfornano “ Anticalcio ” ( Annibale Records ) nel 2019. Notate qualcosa? No!? Allora vi rivelo il nome del loro ultimo EP, uscito – con un brillante affondo – il 24 settembre 2021 e prodotto dagli stessi Sex Pizzul assieme a Cristiano Crisci (musicista, produttore e DJ fiorentino comunemente noto col nome di Clap!Clap!

“LA MIA VOCE TREMA”: EVOCAZIONI E INVOCAZIONI, DI DAVIDE AMBROGIO

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    by Davide Caligiuri   Catafor ì o : formalmente frazione di Reggio Calabria, praticamente piccolo villaggio sule pendici dell’Aspromonte. Le due caratteristiche che risaltano: la scarsa popolazione (appena 400!) e una radicatissima tradizione lirica, talmente radicata da essere ormai parte integrante della cultura e della vita locale. Perchè Catafor ì o? Perchè è il paese d’origine di Davide Ambrogio , cantante e polistrumentista che, nonostante il trasferimento a Roma, continua ad essere visceralmente legato alla tradizione musicale da cui proviene. Una tradizione che nei suoi lavori rievoca e continua, fatta di scongiuri, lamenti di fronte alle difficoltà della vita, ma anche celebrazioni della comunità e della vita at large. E il lavoro che andiamo a esplor a re oggi insieme, Evocazioni e Invocazioni ( Calatea 2021) , sua prima opera solista, è questo fino in fondo: un’opera folk che non è solo rievocazione (come tanta musica etnica locale), non è solo una dichia

IL MOOG IPNOTICO COLPISCE ANCORA: "TUTTO A POSTO" DI BONGI

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  di Silvestro Perri E’ settembre, e nel cercare un artista che potesse accompagnare degnamente questa stagione di nuovi inizi, ci siamo imbattuti in un pomeriggio di pioggia in BONGI. Ed è stato amore quaaaaasi a primo ascolto, perché nonostante sia un artista con un’identità solida e con una cifra stilistica originale, non si è svelato immediatamente. La prima volta che abbiamo ascoltato le sue canzoni la sensazione predominante era la perplessità, scaturita dal sospetto che mancasse qualcosa, poi l’illuminazione: mancano tantissime cose, ed è giusto così.  “Tutto a posto” è l’EP di esordio di BONGI, e francamente vorremmo dirvi qualcosa di più su questo artista ma non siamo riusciti a trovare molto a riguardo, quindi lo descriveremo in maniera un po' poetica, prendendoci qualche licenza. BONGI è un produttore che utilizza il sound design in maniera molto precisa, tira fuori atmosfere sorprendenti e condisce il tutto con una voce interessante. Unisce la dolcezza tagliente del pop

IL CONTO ALLA ROVESCIA, LO SPETTACOLO DELL’ ESPLOSIONE: “ZOOLOFT”, McKENZIE.

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di Saverio Marasco   Tanta confusione, tante inquietudini, molte pluralità. Simbolista sì, ma attraverso immagini precise, nitide, semplici. Figure separate che si ritrovano nello stesso tema, con lo stesso sfondo, con la stessa missione. Stessimo parlando della copertina di un disco, staremmo certamente parlando di Zooloft (2021, Black Candy Records) dei McKenzie, trio post-hardcore Lametino, nonché miei piccoli eroi personali. I McKenzie sono Renato Failla, Luca Vittorino e Francesco d' Amico e la copertina del loro ultimo disco – opera di Pasquale de Sensi – racchiude perfettamente lo spirito delle 8 canzoni di Zooloft . Zooloft è un album sicuramente più pensato rispetto ai 2 lavori precedenti – l’EP d’esordio del 2016 e “ Falena ” (2018, Black Candy Records) – , che suona più strumentale rispetto a quanto ci hanno abituato finora, ma in un senso ben preciso: tutto è più corale, più ampio, più amalgamato e funzionale. Complice e protagonista di tutto ciò è sicuramente la re

LA VUOI UNA DOSE (DI RABBIA)? “USCIRNE ILLESI” DI ARTICO

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di Nat Vescio Scrivo di questo gruppo perchè mi ha totalmente presa in un live estivo: lo so, viviamo in un periodo in cui siamo assetati di musica dal vivo e,come spesso accade, tracanniamo qualsiasi cocktail ci venga offerto, ma l'esibizione di questi giovani mi è rimasta impressa come quando ti capita di esser sovrappensiero e il bagliore di un fulmine ti distacca da tutti i pensieri fatti sul momento. La potenza dell'immagine, dunque, ma anche e soprattutto del suono, che riesce a generare una risposta emozionale tanto interna quanto specifica. From Cosenza with love , Artico è formato da: Yandro Estrada (batteria) e Ignazio Nisticò (chitarra) - ex militanti entrambi nei Camera 237 - a cui si accorpano Ettore Giardini (voce/basso, ex Eterae) e Francesco Clarizio (basso; proveniente dagli A Minute To Insanity). Fanno il loro esordio come spalla dei Gomma nel marzo del 2019 e nel dicembre dello stesso anno, grazie ad una campagna crowdfunding, entrano in studio per la