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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

La terra gira su un asse storto: Teleterna dei Teleterna

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  by Davide Caligiuri Ci sono dischi complicati, ricchi di sfumature, rimandi e riferimenti più o meno colti: che si fanno classificare in questo o quel genere, che riesci a riconoscere come pesce nella corrente del fiume che è questo o quel gruppo famoso tempo fa. Poi ci sono i dischi semplici. Facili, senza fronzoli né colpi di testa. Ma che non riesci ad affrontare. Più li guardi, meno ti sembra di capirli: ogni ascolto sembra diminuire la tua capacità di comprenderli, e rimani sempre di sasso di fronte a questa frontiera invalicabile che apparentemente non contiene niente di speciale. Teleterna , disco d’esordio dei Teleterna ed edito da To Lose La Track , è esattamente il secondo caso: un disco solido, coerente dall’inizio alla fine, suonato bene e con un unico, chiaro sound, tirato dal primo all’ultimo pezzo. Eppure più lo fissi, meno ti comunica: come quando concentri la vista su un dettaglio, e più lo fai più ti si sfoca la vista.   Zapoj apre il disco con una ritmica ipnotic

RIO SACRO: GUIDA DI VIAGGIO DEI RIO SACRO

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  di Nat Vescio Un laboratorio musicale aperto a chiunque abbia il piacere di creare e sperimentare – e divertirsi – ancora non l'avevo trovato: che siano lavori in studio o direttamente su un palco, i Rio Sacro chiamano a raccolta gli altri musicisti, come un fiume di grande portata chiama a raccolta i suoi affluenti. I Rio Sacro sono gli umbri Edoardo Commodi e Norberto Becchetti , musicisti e compositori che han messo su questo progetto – non apposta – coinvolgente, che nuota liberamente intorno ad una radice saldamente ancorata alle rive limacciose del Mississippi. A fine 2020 pubblicano tre live sessions realizzate alla Pepita Studio di Gualdo Tadino con la presenza di Giulio Catarinelli al basso e Jacopo Baldinelli alla batteria, ma è l'8 Aprile 2022 che sotto l'eccelse etichette Jap Records e L'Amor Mio Non Muore – Dischi esce Rio Sacro , omonimo esordio del duo. Registrato in chiave acustica, è un album completamente strumentale (a parte la

POESIA IN NATURA: “CREDENDOTI MONTAGNA” DI NICOLAS ZULLO

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  di Silvestro Perri Se dal silenzio della natura sgorgasse musica prodotta, registrata e mixata, sarebbe per sua fisiologia un sottofondo armonico ad una poesia. Le poesie di Nicolas Zullo sono così, camminano sul filo tra l’intimità di un racconto personale e l’universalità della vita vissuta. Questo disco ci ha convinto già con il suo incipit, “Aiutami”, un biglietto di presentazione niente male. Immaginate, se volete, una composizione melodica che riesce ad essere ricercata, a tratti complessa, senza tuttavia alienare i suoi ascoltatori. Musica da ascoltare mentre si è immersi nella natura. “Credendoti montagna” è questo, un disco in cui le parole sono importanti, pesanti, ma il loro peso è proporzionale all’ascoltatore. Tutto ciò che viene dipinto da Nicolas Zullo e dalla sua voce flautata è estremamente semplice nelle sue personificazioni ed esemplificazioni. Il ritmo disteso delle canzoni di quest’album contribuisce a mettere a suo agio l’ascoltatore: non c’è fretta, questi pezz

Forever Breathes The Lonely World: Rotte Interrotte di Cemento Atlantico

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  by Davide Caligiuri   Oramai, tutto è narrativa: si vendono prodotti e persone raccontando storie, trasformando anche le banalità in racconti pieni di emozioni e sentimenti. Anche senza l’arroganza di voler vendere qualcosa (al massimo, comprare la vostra attenzione), questa recensione diventerà in parte narrazione di una storia. Anzi due. La prima è la mia. Da qualche tempo vado a ballare. Avete presente quella distorsione di pensiero, quando scoprite qualcosa per la prima volta e iniziate a vederla ovunque? Io ho iniziato a sentire ovunque il ritmo che mi trascina, e percepire la ballabilità dei pezzi; ascolti che catturano I miei piedi, oltre che le mie orecchie. Così, un pomeriggio, scorrendo il mio feed su instagram, trovo sul profilo della Bronson Recordings un post su un artista che non conosco: Cemento Atlantico . Dietro sembra celarsi un DJ, si parla di un tour. Vado ad ascoltarlo. E ora raccontiamo la storia di Alessandro Zoffoli , DJ romagnolo al suo esordio solista con R