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Visualizzazione dei post da giugno, 2022

LA SPACE-OPERA DI NICOLA MANZAN: “NIKOLAJ KULIKOV”

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  di Nat Vescio Secondo una concezione, non esistono verità assolute che definiscono la realtà. Fortuna che noi abbiamo Nicola Manzan , verità assoluta, artista totale, mai banale e, soprattutto, reale e palpabile con mano! Messo in pausa il suo progetto più conosciuto “Bologna Violenta” , insieme al suo fidato compagno di giochi Alessandro Vagnoni , l'anno scorso l'abbiamo incontrato con “La Città del Disordine” ( qui la recensione ), suo primo lavoro targato “Nicola Manzan”. Quest'anno non poteva non comparire con un lavoro degno del precedente: tocca a “Nikolaj Kulikov” percorrere la nostra rampa di lancio sonora, un uomo oscuro, di cui non sappiamo un bel niente e, molto probabilmente, concepito dall'esuberante immaginario insito nella singolare mente del Manzan (curioso che si chiami Nikolaj!). Uscito il 6 maggio 2022, Nikolaj Kulikov (Dischi Bervisti/Overdrive) è “La storia di un cosmonauta sovietico degli anni Settanta che nello spazio no

IL CORAGGIO DELLA LEPRE. "Malato", il primo album di Lorenzo Lemme.

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  di Saverio Marasco Nel 2022, quasi post-pandemia, proporsi con della musica pop è un atto di coraggio. Ed è per questo che, per me, ascoltare nel 2022 musica pop è un estremo atto di coraggio. Rimanerne inconsciamente colpito, figuriamoci, è ancor più coraggioso. Questo perché mi sono sentito tradito da quel genere e, cambiando, mi sono buttato su tutt'altro; infatti ero indeciso sullo scrivere di quest'album. Eppure, fin dal primissimo ascolto, ho capito che l'avrei voluto fare. Che c'era qualcosa che irresistibilmente mi attraeva ai pezzi contenuti in "Malato" (2022, tichetta - gelato label/Trovarobato – distribuzione The Orchard), Disco d'esordio del romano Lorenzo Lemme, uscito lo scorso 13 maggio. Come se ci fosse una parte di me, mai assopita, che ha tutt'oggi voglia di leggerezza sonora e condivisibilità. Lorenzo Lemme è un cantante, batterista, percussionista e rumorista. Classe 1978, fin dall'infanzia trova il giusto sfogo per la

PUBBLICITA’ INGANNEVOLE: “LA VITA, L’AMORE E QUELLO CHE RESTA.” DEI RECLAME

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  di Silvestro Perri “La vita, l’amore e quello che resta.” è un titolo lungo, degno di un album del quale si potrebbe parlare a lungo. Lo abbiamo ascoltato più e più volte, cercando di capirne i temi, i motivi musicali e le intenzioni, ma dobbiamo ammettere che è stato un processo difficile. L’opening-track, “Conseguenze”, apre la scia ad un’esperienza ordinaria e squisitamente pop. O almeno questo è quello a cui ci eravamo preparati. Eppure, tenendo fede al loro nome (e in qualche modo facendo proprio il contrario) i Réclame sono riusciti a stupirmi, presentandosi in maniera ingannevole, come una pubblicità con diversi layer di interpretazione. Procedendo lungo la track-list, per quanto abbia apprezzato ogni singola canzone, non ho smesso nemmeno per un secondo di farmi domande, e di cercare di inquadrare questo disco. Ed è così dannatamente difficile. E’ un’opera artistica fatta di voci dolci, soffuse, sussurate, riverberate con gusto; le chitarre non sono protagoniste, le tastiere

NEL MEZZO DI ECHI, VIBRAZIONI E RIFLESSIONI: “DISORDINE” DI GUIDO BRUALDI

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di Nat Vescio Guido Brualdi canta, disegna fumetti e suona la chitarra. Non necessariamente in quest'ordine. Marchigiano, classe '97, il 30 ottobre 2020 esce il suo album esordio “ Estinzione 666 ” , con tanto di libro a fumetti in allegato, un viaggio allucinante nelle paranoie che contraddistinguevano “quel nostro periodo brutto”. Seguendo questo filone, si viene a concretizzare il suo secondo album in cui l'artista ci apre la porta della sua camera, posto di reclusione forzata ma anche fonte d'ispirazione per la sua vena artistica, e si scopre a noi condividendo una ricerca di equilibrio in questi tempi incerti, noti a noi tutti, che hanno lasciato solo un ammasso di “Disordine” . Uscito il 3 giugno 2022 per Non Ti Seguo Records , “Disordine” è il secondo album di Guido Brualdi, in cui ferma un periodo di tempo scandito da innumerevoli riflessioni scattando otto fotografie da incorniciare e appendere al muro. Suggestioni personali, forse, ma

SANTAMUERTE E CLAUDIO PALUMBO PRESENTANO: "COSÌ SIAMO PIÙ PROFICUI" OVVERO IL MIO PRIMO SPLIT

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di Saverio Marasco Punk, samba, Summer of love. Concetti semplici a mezzo di parole veloci per un piccolo gioiello di equilibrismo. Una cassettina di 4 intendimenti, 4 riassunti di due eterogenei concetti di musica: la festa musicale delle canzoni libere. " Così siamo più proficui" è uno split tra i pugliesi Santamuerte e il catanese Claudio Palumbo, uscito appena lo scorso 16 aprile in cassetta e in digitale per Leper Without a Cause e Musichette Records. Con "SPLIT", per farla breve, si intende un lavoro in cui due artisti propongono loro pezzi, spesso mescolandone i personalissimi sound. Un esperimento che necessita dell'atmosfera perfetta, della ripresa del momento, di quell'attimo in bilico che però non cade mai. Una sensazione così rara, che solo un oggetto altrettanto raro, riesce a cogliere. No dischi, no vinili: cassetta. Anzi, cassettina. Una scelta sicuramente piena di significato per chi sa coglierne l'essenza anche nella strumentali