L'INOSPITALE PANORAMA ETEREO DEI CARVER: “L'ALTRA FACCIA DELLA LUNA”



di Nat Vescio



Inizi ad ascoltare i Carver e subito sei catapultato in un universo parallelo in una notte di fredde e piovose turbe autunnali.

La voce narrante e i pesanti silenzi ci introducono in una dimensione mentale che rasenta una corporeità in dissolvenza.

Delicatezze sonore che muovono dalle memorie di un futuro ormai passato verso gelide profondità siderali.



Tutto questo – e non solo – sono i Carver, una formazione milanese che accoglie il talento ed il coraggio espressivo di due artisti pienamente consci delle proprie potenzialità: Marco M. Colombo, penna e voce del duo, ex frontman dei Motel 20099 ma anche poeta e scrittore e, dall'altra parte, Matteo Cantaluppi, produttore, fonico, compositore e arrangiatore, con in portafoglio nomi come Thegiornalisti, Ex-Otago, Le Vibrazioni, Dente, FASK e tanti altri ancora (vi stupireste nel conoscere la lunga fila di artisti con cui ha lavorato)!


"L'Altra Faccia Della Luna", uscito il 19 novembre per Tataki Records e Costello's, è un racconto cupo che ammicca al cinematografico, difatti, ognuna delle sue otto tracce non può non rimandarci ad una scena, ad un'immagine, dettata da un tappeto sonoro beatless e da parole chiave, a volte, volutamente eccessive e spiazzanti.





Ma va bene, fa tutto parte della trama perchè questi due si divertono nel farci scervellare tra giochi di parole e atmosfere pulp mentre creano black humor citando anche Franco Califano (Ciao Vito pt.2) o riescono a farti sentire evanescente, respirando il profumo dell'aria gallese – malgrado sia la periferia di Milano – nonostante la realizzazione della nostra ridotta importanza (New south Wales).


Produzioni estreme in bilico tra industrial e avanguardia affiancate allo spoken word che, sebbene lasci trapelare fragilità e amore, non permette alcuna concessione al sentimentalismo, lavorando sui suoni affinchè arrivino al pubblico nella migliore forma possibile.


Un esperimento creativo, l'esplorazione semantica di incubi moderni per far vivere la spietata e angosciosa realtà della società attuale che avanza calpestando questa "crosta lunare" in un inospitale panorama etereo.


Deduciamo, quindi, che ai Carver non interessa edulcorare la storia con ornamenti e fronzoli ma, al contrario, arrivano pienamente nel loro scopo più grande finalizzato a concepire un'egregia opera artistica senza compromessi, il che è un grande messaggio di speranza per la ricerca di nuovi suoni e linguaggi.


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Per Conoscerli Meglio ➡ Carver | Tataki Records  | Costello's

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