MISTICISMO A PALATE: "Così Sia" degli EGO 3
di Silvestro Perri
Silenzio, poi i tom di una batteria che sbattono ritmicamente. In maniera mistica, quasi tribale. Entra un basso, con un giro ripetitivo, grosso e profondo; poi un feedback di chitarra, un mostro che si sveglia e si prepara a ruggire. Ho descritto i primi 30 secondi di musica di “Così sia”, ultimo EP degli EGO 3, e a leggere questo paragrafetto non sembrano nulla di speciale. E allora come mai mi hanno stregato?
A dire il vero gli EGO 3 li ho conosciuti sotto ad un palco, mentre il loro cantante schitarrava a petto nudo e mi urlava in faccia che lui è cenere, io sono cenere, e ho cominciato anch’io per qualche secondo a credere che, in fondo, noi tutti siamo cenere. Come ogni buon sciamano, anche lui si prende poco sul serio.
In poche parole sto parlando di un gruppo di scemi che sale sul palco tra gli sghignazzi generali perché sembrano tre scappati di casa, poi risvegliano l’attenzione degli astanti con la potenza e pesantezza della loro musica, e infine ci tengono tutti in pugno. In mezzo al casino dei riverberi e alla percussione incessante della batteria, il cantante urla e canta e sussurra. Inneggia a movimenti incorporei e trasformazioni di stato della materia, ci convince a rivalutare i nostri valori, a vedere con occhi diversi i nostri genitori, a pregare divinità nuove e diverse, forse inesistenti.
“Così Sia” è fatto di elementi mistici e spirituali, e il suo fascino non è per tutti. All’apparenza potrebbe essere visto come un disco rock un po' banalotto, e forse sotto sotto lo è, ma è davvero così importante? Ascoltando “Cenere” o “Cadaveri”, non voglio stupirmi per delle complesse evoluzioni stilistiche o canore; voglio sentirmi in preda al delirio di un pazzo, che per 5 minuti prende il comando e mi allontana dalle mie inibizioni.
Una batteria, un basso, una chitarra, una voce. Basta questo per costruire un sound schiacciasassi.
Il consiglio di Temtö è sempre lo stesso: ascoltate questo EP. E se potete andate sotto a un palco ad ascoltare questi signori, perché una registrazione non potrà mai catturare la potenza che hanno in live. Per non parlare degli occhi spiritati del loro cantante che sfoggia il suo petto villoso. L’ho già detto che questi sono dei pazzi?
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