TORNARE BAMBINI: LAPARA E IL LO-FI ZUCCHEROSO

 



di Silvestro Perri

Immagina di tornare bambino, quando i suoni erano poco definiti e le nozioni che imparavi non penetravano a fondo dentro di te, ma galleggiavano nell’aria. Immagina di tornare ad un momento in cui gli animali non sono una presenza inevitabile e poco interessante nel mondo, ma costituiscono una fonte di curiosità e paura. Era un po' che non mi sentivo così, poi un pomeriggio ho ascoltato “Tutti gli animali del mondo”, il primo EP pubblicato da LaPara.

Se c’è un genere difficile da descrivere, questo è proprio il pop lo-fi, e il progetto LaPara sfugge ad ogni definizione. Non si può rimanere indifferenti ad un sound del genere, che non ricorda niente di esistente e che ha tutte le carte in regola per conquistare le classifiche. Suoni giocosi e avventurosi definiscono un EP d’esordio che vanta una produzione che non smette mai di catturare l’attenzione, ma non è tutto qui.

Cominciamo coi testi. Che sono strani. Ma come fanno a non piacerti? Più che esplorare una tematica sembrano sogni colorati e preghiere ad una divinità arcobaleno, definiscono un mood del quale abbiamo tutti bisogno. Concentrarsi sulle parole cantate diventa una ricerca non tanto negli intenti autoriali de LaPara quanto nella nostra interpretazione del nonsense che abbiamo in testa giorno dopo giorno.

Una volta definita la natura accattivante dei testi delle canzoni di questo EP, ci si rende conto subito che la struttura musicale che li sostiene è scelta ad hoc: successioni di accordi non difficili, anzi concettualmente quasi banali, ma arrangiati in maniera da sembrare qualcosa di mai sentito, e questa è una caratteristica che pochissimi artisti riescono a condensare in delle canzoni così brevi. Tutto calcolato al millimetro.


Ho conservato per ultimo il motivo per cui ho deciso di recensire questo EP: la voce di Rebecca. Mi sembra anche stupido descrivervi il suo timbro vocale o la sua ricerca costante di melodie che non siano scontate e allo stesso tempo sembrino essere state dentro noi fin da quando eravamo bambini. Userò una sola parola: “zuccherosa”. Se questa recensione vi ha incuriosito, dovete andare subito ad ascoltare “Tutti gli animali del mondo”, uno degli EP più interessanti che abbia sentito nell’ultimo anno. E subito dopo l’ascolto, vi garantisco che avrete voglia di trovarveli davanti questi ragazzi, e di riempirli di domande e sentirli cantare. Se è così, siete fortunati, perché domani alle 16 saremo in diretta con loro su Instagram. Vi aspettiamo.

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