BOLOSAFARI MIXTAPE: Storie di rap in cattività.




Di Giacomo Capolupo 

 

La cultura di strada è un vero e proprio stile di vita che ha segnato il percorso di molti; la strada intesa anche come luogo di aggregazione, dove ogni elemento viene utilizzato per una delle esigenze più importanti dell’individuo, quale la libera espressione di se stessi e l’hip hop sicuramente ne costituisce un aspetto.  

Hip hop è, musicalmente parlando, musica rap. Nata nei primi anni settanta negli Stati Uniti d’America, la musica rap rappresenta uno spaccato generazionale che arriva fino ai giorni nostri e che è in continua evoluzione. In un discorso di paternità del rap, in Italia, esistono opinioni contrastanti; certo è però, che molti concordano sul fatto che Bologna sia stata una delle scene più importanti, se non la più importante, nello sviluppo di questo genere e più in generale dell’Hip Hop. 

Finalmente si respira un po’ di aria fresca e in questo difficile 2020 caratterizzato da un’emergenza sanitaria improvvisa, ci sono stati anche dei lati positivi legati soprattutto alla nascita di nuovi progettiE visto che noi di Temtö parliamo di musica, ci è sembrato doveroso prendere in considerazione uno dei prodotti di questo periodo di clausura: Il BOLOSAFARI MIXTAPE.



Un mixtape è una raccolta di tracce, e come piace a me definirle, di esperimenti musicali spesso influenzati da fonti già esistenti.  

Nel mixtape troviamo produzioni difformi, testi variopinti e tracce già pronte. Tutti pezzi molti differenti tra loro, ma che evidenziano ancor di più quanto la diversità possa essere soprattutto un punto di forza più che una debolezza, nella musica come nella vita di tutti i giorni.  

Bolosafari Mixtaperilasciato su Youtube il 6 Maggio 2020 (quindi in piena quarantena), è un progetto che vuole lasciare il segno. Nato per sperimentare e per gridare ad alta voce che la scena rap bolognese è vivaBolosafari ci insegna che la voglia di fare non è per forza propedeutica ad un ambiente di lavoro apposito (uno studio di registrazione ad esempio), ma che può essere liberamente sfogata con i mezzi che si hanno a disposizione. Un progetto che vuole smentire la mentalità stile “capo di me stesso” sempre più dilagante e poco produttiva ai fini della crescita di una intera scena musicale e riportare in auge lavori di gruppo in pieno stile Posse dei primi anni 80, e perché no, far sì che Bologna si riprenda l’autorevolezza musicale che negli ultimi anni ha un po’ perso. 

Ciò che preferisco maggiormente fare, nel recensire Bolosafari, è focalizzarmi non tanto sui singoli artisti, ma sulla forza che diverse personalità danno a questo progetto e su quanto il concetto di collettività sia importante nella crescita personale e nello sviluppo di un genere e di una cultura.  

Un macro-progetto che include nel proprio roster 21 tra artisti, produttori, grafici, videomaker e writers.  




Bolosafari ha musicalità varie: esperimenti vocali, melodici e più semplicemente testi che parlano della vita di tutti i giorni con un gergo spesso di strada che rappresenta la ciliegina sulla torta in un progetto senza filtro come questo. Dico senza filtro perché nei testi troviamo opinioni personali, esperienze di vita vissuta, dipendenze e sfoghi. Un po’ quello che ci si aspetta da un progetto nato durante un periodo difficile come quello della quarantena a causa del Covid-19 e che di sicuro lascerà un segno indelebile nelle vite dei protagonisti e degli ascoltatori.  

Analizzando le sonorità del disco troviamo strumentali che variano dai beat Boom Bap in Miele di BobbyWanna e Jamaledallo stile alla Mayback Music di Rick Ross in “Ricchi” di RioPSDLLda stili più “francesi” come in “LunaPark e dall’R&B di Corei, a type beats nel caso di Nino_Nino e g-rap per Gaucho 139 e Canntona 

Un mixtape che si apprezza nella sua totalità grazie alle grafiche di Francesco Perlini (@coltellodispagna), ai video di Cooper (@d__b__cooper) e al lettering di Giovanni Fini (@octopu5_). 

Insomma, un progetto firmato Bologna e dalla sua ricca varietà di personalità, artisti, scrittori e grafici.  

Ulteriore prova che Bologna è una città ricca di sfaccettature e influenze; ricca di Hip Hop 


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ASCOLTA "BOLOSAFARI MIXTAPE" su Youtube ➡️ https://www.youtube.com/watch?v=PUH3mXdLUMQ


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