LA FASCINAZIONE NOIR DI NINOTCHKA: "TEMPORALITÁ"




di Nat Vescio


Ninotchka è un film del 1939, una delle commedie romantiche più celebri di Lubitsch, famoso per lasciare nei suoi film alcuni eventi e manifestazioni all'immaginazione, dichiarando altresì: “Ogni buon film è pieno di segreti. Se un regista non lascia alcune cose non dette, è un film schifoso (…) Un film è bello quando è misterioso, con cose non dette”.

E l'album di questa settimana, uno dei progetti più interessanti della scena odierna italiana, è bello anche perchè è misterioso, un mistero dato sia dal moniker del suo artista – Ninotchka, per l'appunto – sia dalle atmosfere dilatate e i preziosissimi featuring vocali che custodisce al suo interno.





Mimmo Pesare, in arte Ninotchka, è un autore, musicista e producer tarantino che, affiancato nella produzione da Marco Ancona (Bludinvidia, Fonokit, Marco Ancona & Amerigo Verardi) e avvalendosi della partecipazione di artisti significativi dell'underground italiano (Emidio Clementi e Giorgio Consoli su tutti), ha dato vita ad un album intimo, sinuoso ed avvolgente come pochi:


“Temporalità”


Esce il 20 maggio 2021 sotto la giovanissima etichetta musicale NOS Records fondata proprio da Pesare, Ancona e Carlo Chicco, storico giornalista, dj e conduttore radiofonico, la cui distribuzione digitale è affidata a Believe Music mentre quella fisica alla fiorentina Contempo Records.

Il progetto dà grande importanza alla ricerca della parola e agli arrangiamenti, che vanno dalla musica elettronica al post-rock e dal trip-hop al cantautorato alternativo, contornati in qualsiasi scenario da un sapore romantico e decadente che riflette sull'artwork, decisamente legato al mood: l'immagine stilizzata in bianco e nero di due ragazzi che si baciano appassionatamente, chissà, magari un frame di qualche film degli anni '40!





Veniamo introdotti al disco da “Ninotchka – Tema” dalle sonorità allungate, pesanti e ipnotiche in cui si amalgamano voci non distinte e cavernose e si percepisce all'istante quale sarà l'identità del disco, questo tono notturno e questa fascinazione noir che ci accompagnerà per tutto l'iter di ascolto.


La successiva “Mare Crudele” sprona a riflettere sulle condizioni dei naufraghi e sulla morte dei migranti in mare ed è, a parer mio, la canzone più innovativa dell'album dove la voce diretta e personale di Georgeanne Kalweit (Delta V), combinata al tappeto sonoro di breakbeat e all'atmosfera onirica di sax e violini, arriva e tocca nell'anima chiunque l'ascolti.


Affidata alla voce, al piano e al basso di Gianluca De Rubertis (Il Genio) “Scegli” appare, e sottolineo appare, di facile forma finchè non ti accorgi meglio del testo, un critica ad una certà società “giallo-verde” dove la frase che più mi ha colpito è: “Scegli pure le tue deplorevoli letture, la tua falsa cortesia democristiana.”.


La title-track, “Temporalità”, appunto, questo carattere che limita la nostra durata nel tempo, diventa fulcro dell'intero disco, adornata da allitterazioni e cadenze ritmiche scandite da un filo pop tipico per una canzone scelta come manifesto dell'album ma che riesce a mantenere quella coerenza stilistica soffusa e poetica che tanto ci emoziona. Alla voce troviamo Giorgio Consoli della band pugliese Leitmotiv.


Featuring di altissima levatura è la traccia numero cinque “In nessun posto” dove la conduzione è affidata al narrato di Emidio Clementi (degli unici e soli Massimo Volume) e si avvertono brividi a gogo dall'inizio alla fine non solo per la sua pregevole vibrazione vocale ma anche e soprattutto per le liriche: “La nostra dimora è il pellegrinaggio, in una parola la nostra casa non è da nessuna parte.”.


Nove canzoni e 41 minuti di lavoro sperimentale intenso in cui il collettivo messo su da Mimmo Pesare soddisfa e incanta l'ascoltatore.

Un album intimista che aiuta individualmente ad immergersi nel proprio io e che prescinde dalla realtà.

Un modo di percepire il tempo come una propria dimensione in cui lasciarsi andare per rinascere maturi o più consci di se stessi.



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Per Conoscerli Meglio ➡ Ninotchka NOS records | Believe MusicContempo Records

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Artwork di Giacomo Capolupo




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