L’UTOPIA DI UNA NOTTE IN OTTIMA COMPAGNIA: “NOCTURNAL” DI PEARZ

di Nat Vescio

 

Il rito pagano del caffè è una consuetudine che precede o conclude l 'ordinaria follia della giornata di ogni individuo. Tranne che per me.

A me non piace il caffè.

Ogni volta che dico questa frase si scatena sempre un certo trambusto con a seguito domande tipo “come diamine fai a reggere la giornata?” o “sei sicura d'essere italiana?”.

A mia difesa posso dire che se devo, ma proprio se la situazione lo richiede, lo prendo amaro e senza correzione. Se però, dopo tutto questo polverone mi è permesso espormi in totale onestà, preferisco senza ombra di dubbio il “Caffè Corretto” di Pearz!

Con alle porte l'inverno e spotify in azione, faccio la mia solita scorta di musica quotidiana e gironzolo nelle nuove uscite.

Il singolo “Caffè Corretto” fa il suo ingresso nella mia vita, innanzitutto per un colpo d'occhio più che per un colpo d'orecchio: stile “manifesto italiano anni '70”, puntato tutto sulla sintesi visiva e accompagnato da pochi ma sgargianti colori, mi rievoca l'immagine delle più grandi grafiche vintage italiane, tutte molto “alcoliche”: si parte dal Campari per arrivare al Cynar passando per il Cinzano. Quando nulla ti può deludere.

Penso subito: “Questo caffè quindi come lo correggiamo?”


Iniziando l'ascolto capisco immediatamente che questa storia andrà avanti ben volentieri e le prime tre note del basso me lo confermano.

Attraverso una fonte digitale filtrata da una sensibilità francese tra reminiscenze di Gainsbourg, Jean-Claude Vannier e migliaia di dischi soul e funk, ecco che compare Pearz, il progetto da solista di Francesco Perini, multistrumentista fiorentino, componente della brit rock band The Hacienda e ambito session musician con Suki Waterhouse, Go!Zilla, Dead Coast, Elius Inferno & The Magic Octagram, dal 2013 residente a Londra. 

Carico di carisma, Pearz ed il suo EP “Nocturnal” (le grafiche di cui sopra sono curate da Raissa Pardini, nota graphic designer che ha collaborato, tra i tanti, anche con IDLES, Squid, The Orielles), uscito il 20 novembre 2020 per Annibale Records, ci regala un'intera serata - nottata in ottima compagnia: un viaggio che inizia proprio dopo cena con del “Caffè Corretto” per prepararsi ad uscire e arrivare in qualche club strapieno con “0.54 AM” (seconda traccia) a farci da sfondo.

Nella terza, “At All Hours”, fai incontri, nuovi o vecchi che siano, purchè sia qualosa che ti svolti la serata “un climax in cui tutto diventa magico”. Così intuiamo che “Island” sia il ritorno a casa, l'interruzione di questo climax, anche perchè è già quasi mattina ed è ora di collassare sul divano o nel letto e spegnersi sulle note di “Cryonics” con in volto il sorriso per la bella soirée vissuta. 

E così, ecco delineato il concept dietro all’EP: una curva strutturale che va in crescendo e che poi scende verso un cambio netto di atmosfera nel finale. Un concept notturno.

La notte, questa non-sconosciuta, che ha ispirato sempre una gran fetta di personalità di ogni tempo e che oggi emerge prepotente e preziosa dalle mani di Pearz.


Una marea di sensazioni che vibrano e si esaltano in una rincorsa di suoni; Un disco strumentale ultrasofisticato, impreziosito da arrangiamenti mai scontati, in bilico tra jazz, colonne sonore di b-movies, hip hop ed elettronica.

L'EP di Pearz si rivela una wave d'ascolto da non sottovalutare, capace - in tempi come questi - a farci vivere l'utopia di un'intera notte passata in giro tra valori affettivi instaurati a botte di sigarette e birrini fuori dai locali.

Un talento, fatemelo urlare, NOSTRANO, con in serbo un’originale visione artistica.

Assolutamente da tenere d'occhio e a cui mi viene da dire “Keep going, man!”

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Per Conoscerlo Meglio ➡️   PearzAnnibale Records

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