LA PUREZZA DELLA TELA, LO SCONVOLGIMENTO DELLO SQUARCIO: “ORIGAMI”, ONE DYING WISH.
di Saverio Marasco Un urlo profondo, un squarcio nella asetticità del proprio quotidiano, attraverso le emozioni più semplici e pure. Che siano dolci, o violentissime, o inquietanti. In una sola parola: piene . Provare tutto questo è forse ciò che ci distingue dal nulla e dall’essere vuoti involucri, rendendo inutile dire quanto rincorriamo quella pienezza. Inseguiamo gli sconvolgimenti buoni o cattivi con passo altalenante, correndo a camminando, velocissimi e quasi fermi per il fiatone, verso l’interno, verso lo squarcio della tela bianca alla base delle nostre realtà, per buttarci dentro il varco ed entrare dall’altra parte del foglio: la parte di noi che conosciamo benissimo, ma che non riusciamo ancora a descrivere. Un’immagine perfetta per “Origami”, primo full-length degli One Dying Wish , quartetto screamo / post-hardcore di Carmagnola, Torino. Il Disco, che la band descrive come una raccolta di pezzi formatisi, riscritti e rivisti per circa un anno e mez...